Il 70° anniversario della fine della Guerra di Liberazione nazionale contro il nazifascismo resterà nella memoria collettiva camuna come uno dei momenti più significativi sul piano storico, culturale, civico e politico della Valle per la capacità di aggregazione e di coinvolgimento di tutte le componenti della società attuale ad ogni livello. La manifestazione era stata pensata un anno fa quando Anpi e Fiamme verdi camune decisero che il 70° doveva essere un momento speciale per riflettere, testimoniare, riaffermare i principi della lotta di liberazione nazionale, coinvolgere la società ad ogni livello, dare spazio a idee, testimonianze, creatività e novità. Ogni anno, ogni anniversario, porta con sé qualcosa di speciale: ma l’idea che il 70° della liberazione coincidesse anche con il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella prima guerra mondiale, dalle cui conclusioni equivoche è nato il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale con la fase tragica ed eroica della guerra di liberazione, non poteva essere lasciata semplicemente a due diverse ricorrenze. Ecco allora la voglia di ritessere e rileggere quel filo della storia che anche in Vallecamonica è segnato da migliaia di morti, di feriti, di dispersi, di dolore e privazioni, lacrime e lutti, di una drammatica lotta fratricida finale, che termina con il riscatto orgoglioso con storie di grande valore per tutta la comunità, scritte dai tanti combattenti per la Libertà, alcuni dei quali ancora vivi ed un piccolo gruppo di 14 addirittura presenti alla celebrazione unitaria di Darfo Boario Terme. Il corteo unitario è partito alle 9.00 dal Monumento al ribelle al cimitero di Darfo dove c’è stata l’alzabandiera accompagnato dall’Inno nazionale, quindi il, primo intervento del gruppo “donne in cammino”; il corteo si è svolto per le vie cittadini per raggiungere il Monumento ai Caduti di tutte le guerra nell’area del polo scolastico dove i ragazzi della Scuola hanno partecipato con una iniziative legata al tema della guerra e della Resistenza. Quindi è stata onorata la lapide in memoria del partigiano artognese Antonio Lorenzetti per convergere tutti di fronte al Municipio di Darfo, la cui piazza è intitolata al comandante partigiano Ferruccio Lorenzini. Proprio in suo onore è stata scoperta una targa sulla facciata del Municipio che recita: “La città di Darfo B.T., le cui strade furono nel dicembre 1943 proscenio dell’offesa e del calvario di Ferruccio Lorenzini, partigiano, Fiamme Verde, Medaglia d’argento, nel 70° anniversario della Liberazione rende onore all’estremo sacrificio dei combattenti per la libertà”. Il rito civile ha avuto la sua naturale conclusione con la consegna di pergamene ai Partigiani presenti della Vallecamonica, 14 su 60 ancora in vita, tra cui Gino Boldini unica medaglia d’oro vivente. Mons. Tino Clementi ha presieduto la S. Messa alla quale ha presenziati il Coro della valle, formato dai cori La Pineta, Vallecamonica, Amici del Canto,. Voci dalla Rocca, Rosa Camuna, Baitone, accompagnato dagli ottoni della Banda cittadina di Darfo.

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