Stupore, incanto e meraviglia sono stati i sentimenti che hanno attraversato occhi, cuore e mente di chi era a Bergamo nella serata di giovedì a godersi la riapertura dell’ Accademia Carrara. Dopo sette anni di chiusura per il restauro dell’edificio e il riallestimento del museo, ha riaperto con una performance di piazza del Teatro Tascabile. Un intervento spettacolare creato appositamente per la cerimonia di inaugurazione; una successione di quadri che hanno saputo proporre colori, luci e musiche di grande suggestione. A far da padrone di casa un personaggio di indiscussa autorità e popolarità , Arlecchino appunto, che con le gambe a ciondoloni dalla finestra si è calato lungo la facciata. Lo stupore lascia il posto all’incanto: grossi palloni colorati compaiono dal buio nel cortile della Carrara e abilmente manovrati danzano al ritmo di musica russa, poi si librano nel cielo nella mite serata d’aprile. Gli occhi di tutti li seguono verso l’alto ma poi tornano giù, alla corte, dove è cambiata la musica e sono apparse bandiere e sbandieratori. E tornano altri palloni che questa volta portano con se  piccoli fuochi. I palloni si disfano e liberano una pioggia di grossi coriandoli, come petali, su tutti i presenti. Quando lo spettacolo termina sul cancello della corte compaiono le autorità. Il sindaco Giorgio Gori che ringrazia tutti i concittadini venuti a onorare questo momento e monumento così importante per la cultura di Bergamo. Ringrazia le passate amministrazioni e tutti coloro che tenacemente han reso possibile la riapertura. Legge il messaggio pervenuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che parla di “imponente opera di ristrutturazione” e quello del ministro dei Beni e delle Attività CulturaliFranceschini che ritiene la Carrara “un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, da emulare”.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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