CANTAMESSA: LIBERTÀ AGLI INDIANI FERMATI

Tutti in libertà per mancanza di gravi indizi di colpevolezza gli indiani colpiti da fermo per rissa aggravata e tentato omicidio, nell’ambito della vicenda che, a settembre 2013, aveva visto l’uccisione della dottoressa Eleonora Cantamessa:  l’indiano ventiseienne in carcere per il duplice omicidio del fratello Baldev Kumar e della ginecologa di Trescore che s’era fermata a soccorrerlo a Chiuduno. Si tratta dei sei indiani, del clan dei Ram, contrapposto a quello di Vicky Vicky e del fratello deceduto. In base alla sentenza di condanna, individuati dalla procura come presunti responsabili anche di tentato omicidio di Baldev Kumar: assolto Vicky Vicky dall’accusa di rissa per insussistenza del reato, restava infatti aperta solo la strada di un’aggressione. Almeno nella teoria: di fatto il pm, nell’emettere i provvedimenti di fermo nel timore che i sei indiani si dessero alla fuga una volta conosciuta la sentenza della Corte d’assise, ha contestato loro comunque anche il reato di rissa aggravata. Due di loro, erano già tornati in India, mentre per gli altri 4, residenti a Vigano San Martino e Borgo di Terzo, era scattata la carcerazione. Di fatto, ragionano i giudici del Riesame, le celle telefoniche li collocherebbero lì prima dell’ora della rissa: tanto da escludere il coinvolgimento nei due reati. Di qui la decisione di accogliere i ricorsi di scarcerazione di tre di loro, mentre analogo provvedimento veniva adottato in precedenza per il quarto. Eleonora Cantamessa, che viveva con la famiglia a Trescore Balneario, lavorava come ginecologa alla Clinica Sant’Anna di Brescia. Per caso dalle parti di Chiuduno  durante una serata trascorsa in compagnia di un amico, intorno alle 23 del 18 settembre 2013, notava una persona a terra. Si fermava cercando in tutti i modi di aiutare l’uomo, ferito a sprangate. Ma la sua generosità le è stata fatale. Una Golf con a bordo quattro connazionali del ferito,  gli stessi che poco prima l’avevano aggredito, falciava entrambi, forse con l’obiettivo di finire l’ avversario.