“In questo momento drammatico non ci sono parole umane che possano lenire il dramma e la sofferenza di una vita umana spezzata dalla violenza.” Lo ha detto Don Angelo Corti, il Parroco di Niardo, interpretando il pensiero e il sentimento di tutti. Infatti è stato il silenzio, solo interrotto dal suono delle campane, ad annunciare l’arrivo del corteo di famigliari e amici che hanno accompagnato Gloria nel suo ultimo viaggio. Ad attenderli una chiesa gremita di studenti, insegnanti, conoscenti da tutti i paesi della Valle Camonica che hanno voluto con la loro presenza, dare un segno di affetto ai figli di Gloria e hanno voluto chiedere perdono per non aver capito che dietro quel sorriso, quegli occhi vispi, quelle parole sempre serene, si celava in verità del dolore.  “Mamma Gloria” – ha detto Don Angelo – ha manifestato fino alla sua fine violenta, la bellezza della rosa tenendo per se nel suo focolare domestico, le spine, evitando però che i suoi amati figli Alice e Francesco venissero punti.” E proprio ai figli di Gloria Don Angelo rivolge il messaggio più difficile pronunciando le parole che nessuno ha il coraggio di pronunciare: “giustizia e perdono”.  “In questo momento” – ha detto Don Angelo – “la vostra mamma vi abbraccia e vi tiene stretti, e sarà proprio lei ad accompagnare i vostri passi e sentimenti, ad aiutarvi a guardare a colui che è stato amore per lei e per voi e che in un momento si è trasformato in violenza e morte creando un baratro tra la sua vita e la vostra. Mamma Gloria vi aiuterà a rialzare lo sguardo e a ritrovare la luce per affrontare la realtà e guardare anche colui che vi è stato padre e che vi ha privato della madre. Sarà lei a guidarvi verso sentimenti di perdono e giustizia.”

SCARPE ROSSE PER GLORIA
Gli studenti del Liceo Golgi di Breno e gli insegnati, seduti nelle fila riservate alla scuola accanto alle quali è stato fatto scorrere un discreto ma significativo filo rosso, hanno preso la parole per ricordare l’insegnate e collega che aveva fatto della scuola il suo mondo di rispetto e serenità. Lontana dalla sua Sicilia, Gloria aveva trovato nei colleghi una seconda famiglia e negli studenti una missione di vita. Proprio gli studenti e gli insegnanti hanno preso la parola durante il funerale per rivolgere una preghiera a Gloria e ai suoi figli.  Per pregare anche per tutte le vittime della violenza, molte donne e ragazze questo mercoledì a Niardo sono giunte indossando delle scarpe rosse.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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