ACCOGLIENZA CON RISPETTO E QUALITA’

Tra Prefettura di Brescia e strutture accreditate dal bando relativo all’accoglienza dei profughi richiedenti asilo esiste un protocollo in 12 punti che le strutture devono rispettare nei modi, nei tempi e nei costi. La Caritas di Darfo è stata presa ad esempio per la qualità dei servizi a costi più contenuti rispetto ad altre strutture senza venir meno ad alcun punto previsto dal protocollo. I punti riguardano il vitto e l’alloggio che devono essere rispettosi anche dalle culture specifiche dei paesi di provenienza dei richiedenti; quindi l’erogazione di 2,50 euro al giorno ad ogni rifugiato che devono essere utilizzati per schede telefoniche e le pratiche burocratiche che devono affrontare, devono avere almeno 10 ore di lezione di lingua italiana a settimana con relativo materiale didattico necessario all’apprendimento di base, devono avere un orientamento legale di conoscenza sul proprio status di richiedente asilo e preparare adeguata memoria da presentare alla commissione giudicatrice regionale, con momento di istruzione civica e socializzazione anche con le associazioni del territorio. Chi ospita deve garantire la massima riservatezza delle informazioni raccolte e inviare mensilmente a Prefettura e Questura di Brescia l’apposita relazione delle attività svolte e certificate.

TORNARE A CASA
Dal canto loro gli Ospiti della Caritas, 12 in tutto, hanno giudicato ottima la sistemazione attuale, con un trattamento dignitosi e soprattutto con la possibilità di svolgere qualche piccolo lavoro utile con la Caritas, quale lo smistamento dei vestiti nel grande magazzino, la preparazione dei pacchi alimentari per le famiglie, i lavori di pulizia e di sfalcio. A fine aprile la Prefettura inviterà le strutture accreditate, oltre ad altre strutture che intendono collaborare, per partecipare ad un nuovo bando per accogliere profughi richiedenti asilo: ma la qualità del servizio non può mai essere contrabbandata con la necessità di fare business e dunque sarà il criterio della qualità ad essere individuato come prioritario su ogni altro.