Oggi è stata effettuata l’autopsia sulla salma di i Gloria Trematerra, l’insegnante di 55 anni uccisa dal marito Tullio Lanfranchi venerdì sera a Niardo. , presso la sala autoptica dell’ospedale di Esine a cura della Medicina legale dell’Università degli Studi di Brescia, fiduciaria della Procura della Repubblica per le attività medico-legali. In serata la salma dovrebbe fare rientro a Niardo dove sarà allestita la camera ardente nella chiesetta degli Angeli custodi. Domani sera alle 20.00  si terrà la veglia funebre mentre il funerale è stato fissato per mercoledì 22 aprile alle 15.00a  Niardo: al termine Gloria Trematerra, per volere dei suoi figli, verrà sepolta nel cimitero di Niardo.

SOLIDARIETA’ PER ALICE E FRANCESCO
Questa mattina sono riprese regolarmente le lezioni al Liceo Golgi di Breno dove si respira un’aria di doloroso stupore, ma anche di impegno e concentrazione sulle ore scolastiche in ricordo di Gloria Trematerra, l’insegnante di inglese di 55 anni uccisa a coltellate dal marito Tullio Lanfranchi venerdì sera nella casa di Niardo dove la donna si era recata assieme alla figlia Alice di 18 anni a ritirare alcuni effetti personali, dopo che da qualche giorno viveva in un appartamento protetto a Breno assieme alla figlia, a causa del pericolo rappresentato dalla violenza del marito. Ma tutto questo si è appreso solo in queste ore, ricomponendo un grande, doloroso e terribile puzzle del dramma tra le mura domestiche di cui Gloria, sensibile, introversa, paziente e silenziosa, non aveva mai fatto trapelare nulla. Era stata la figlia Alice ad assumersi la responsabilità coraggiosa di denunciare le violenze del padre e anche venerdì sera sarebbe stata lei a salire in casa al secondo piano della palazzina di via Nazionale a Niardo per ritirare quanto serviva alle due donne: ma il padre l’avrebbe tenuta in ostaggio se la madre non fosse salita. Una trappola che si è rivelata tragica e mortale. Intanto al Liceo Golgi di Breno, la scuola dove Gloria insegnava, hanno deciso alcune iniziative in suo ricordo, volendo dimostrare tutot l’affetto anche ai figli Alice di 18 anni e Francesco di 21 che intanto sono ospitati da amici e compagni di scuola che hanno steso per loro un cordone comprensibile di affetto e totale riserbo.

PESANTI ACCUSE PER TULLIO LANFRANCHI
“Non volevo uccidere” queste le parole pronunciate agli inquirenti da Tullio Lanfranchi venerdì sera, dopo aver accoltellato a morte la moglie Gloria Trematerra. Nelle immediate circostanze dell’accaduto, Lanfranchi non era accompagnato da un avvocato e quindi non era stato interrogato. Questo lunedì, nel corso dell’interrogatorio nel carcere di Canton Mombello a Brescia,  Lanfranchi, assistito dal legale,  si è avvalso della facoltà di non rispondere. Su di lui pesa anche un secondo terribile capo d’accusa, dopo quello di omicidio volontario, vi è anche quello di tentato omicidio per l’accoltellamento della figlia Alice, intervenuta per difendere la madre agonizzante.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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