Sono da poco passate le 20: Tullio, Gloria ed Alice sono in casa, probabilmente nasce una discussione, l’ennesima, quindi sono attimi di pura follia, l’uomo brandisce un coltello e si scaglia contro la moglie più e più volte, la figlia cerca di difendere la madre, poi fugge e chiede aiuto, nel frattempo probabilmente l’uomo si rende conto di cosa ha fatto e chiede aiuto ai vicini. Arrivano le ambulanze, pare che per Gloria non ci sia niente da fare, Alice viene portata in ospedale, per fortuna le sue condizioni non sono preoccupati. Sulla palazzina di via Nazionale a Niardo si accendono i riflettori, prima i lampeggianti e poi i flash. Sul posto arrivano prima i carabinieri del comando di Breno, quelli del Radiomobile e i colleghi di altre stazioni, quindi il maggior Salvatore Malvaso, poi la scientifica di Brescia, il magistrato. Nella palazzina si lavora fino alle prime luci dell’alba. Tullio Lanfranchi intanto viene accompagnato in caserma a Breno, viene interrogato e quindi arrestato. Questo sabato mattina è stato trasferito nel Carcere di Canton Mombello a Brescia. Ora resta il lavoro di ricostruzione degli ultimi attimi di vita di una donna e della sua famiglia. Sul posto questo venerdì sera, ovviamente anche il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani che non si spiega cosa possa essere accaduto. Sapeva delle difficoltà della famiglia, aveva firmato lui i documenti per il loro trasferimento nell’appartamento protetto, aveva mobilitato i vigili per accompagnare madre e figlia nell’appartamento di Niardo per ritirare alcuni effetti personali. Cosa ci facevano lì?

L’INTERROGATORIO LUNEDI’
Tullio Lanfranchi, fermato immediatamente dopo la tragedia, è stato arrestato durante la notte, si trovava comunque già nella caserma dei carabinieri di Breno ed è stato tradotto in carcere questo sabato mattina. L’uomo non è ancora stato interrogato. L’interrogatorio si terrà in sede di udienza di convalida, probabilmente lunedì mattina.  
E’ accusato di aver ucciso la moglie, Gloria Trematerra e di aver ferito la figlia, Alice. Per lui, al momento è stato nominato un avvocato d’ufficio, Tatiana Bodei. Gli inquirenti attendono che l’uomo confermi quando avrebbe dichiarato già ieri sera uscendo dall’abitazione dove aveva lasciato a terra in una pozza di sangue la moglie, probabilmente già morta. Dopo i rilievi della scientifica la palazzina di via Nazionale 15 a Niardo è stata posta sotto sequestro.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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