La Guardia di Finanza di Bergamo ha presentato il bilancio operativo dello scorso anno. E i numeri sono significativi. Sono stati 1.270 gli interventi che hanno permesso di accertare 404 reati fiscali e denunciare 267 responsabili, di cui uno arrestato. Da qui il sequestro di 22,6 milioni di euro, con anche la proposta di sequestro amministrativo inoltrata all’Agenzia delle Entrate che ammonta a oltre 26 milioni di euro. Riguardo al sommerso d’azienda, sono stati scoperti 124 soggetti di cui 100 «evasori totali», ossia completamente sconosciuti al Fisco, e 24 «evasori paratotali», cioè che hanno dichiarato imponibili inferiori al 50% di quelli effettivamente prodotti. Nella lotta al sommerso di lavoro, invece, sono state individuate 307 posizioni non in regola, di cui 210 lavoratori in nero e 97 irregolari. Preoccupanti anche i numeri riferiti all’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali. Dei 3.995 controlli eseguiti, 1.319 sono risultati irregolari. In sostanza nella bergamasca circa uno scontrino su quattro non è stato emesso. Sono 65 le proposte di temporanea chiusura degli esercizi inoltrate all’Agenzia delle Entrate. E sull’evasione sono numerosi gli interventi dei cittadini, con ben 90 chiamate, di cui 35 anonime, per segnalare casi di evasione totale, di lavoro irregolare e di altri illeciti fiscali. Nell’ambito del caldo tema delle scommesse e dei giochi illegali, le Fiamme Gialle hanno eseguito 117 interventi, di cui 13 risultati essere non regolari,sono stati verbalizzati 181 soggetti, di cui 47 denunciati e sequestrati 44 tra pc, mini computer e macchine di elaborazione dati.

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