Decine di pullman carichi di bambini giungono ogni giorno all’Archeopark. La stagione è appena iniziata e da qui a settembre, tempo permettendo, sarà un crescendo. Così come  di anno in anno è cresciuto il grande parco e museo interattivo all’aperto di Boario Terme ideato e diretto dall’archeologo Ausilio Priuli: dal 1999 ad oggi, da quando l’Archeopark è nato, è sempre stato in crescita.  Rispetto ad altre realtà del settore che hanno registrato in concomitanza con la crisi economica, difficoltà sempre maggiori e numeri di visitatori in calo, l’Archeopark è in controtendenza perché è una realtà che offre l’occasione alle scuole un sopporto di insegnamento valido, alle famiglie una forma di divertimento non fine a se stesso ma volto ad imparare la storia. Il numero di visitatori del parco e le scolaresche che giungono numerose da tutta l’Italia Settentrionale, dimostrano che c’è un grande interesse attorno al patrimonio culturale camuno fatto di incisioni rupestri e di segni del passaggio degli antichi camuni. Il pubblico ha investito molte risorse nella difficile missione di fare turismo, una sfida che nel caso dell’Archeopark, vede il privato giocare un ruolo di primo piano nel fare conoscere la Valle Camonica.  Veicolare i turisti e i gruppi in visita al parco, verso altri siti turistici della Valle Camonica, è uno degli obiettivi dell’Archeopark. Centinaia di visitatori ogni giorno salgono a Capo di Ponte oppure vanno a fare visita alla Cividate romana.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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