Ovviamente si tratta solo di una simulazione ed è molto improbabile che nel mese di aprile si possa verificare un’emergenza di questo genere, ma la gente deve essere preparata. Anche quest’estate Sonico ha vissuto un’emergenza imprevista. Quella della Val Rabbia oggi è prevedebile ed è giusto mettere in atto tutte quelle accortezze che potrebbero aiutare – e si spera non accada mai – qualora il fronte della frana dovesse di nuovo minacciare il paese. Se la Val Rabbia dovesse muoversi per arrivare in paese probabilmente non ci metterebbe più di 20 minuti. Ecco perché – secondo il primo cittadino di Sonico – è bene anche provare un piano che sulla carta è molto efficiente, ma che poi in pratica potrebbe anche creare qualche problema. Certo non è lo stesso gestire un’emergenza o simularla, ma almeno la gente potrà provare direttamente che cosa dovrebbe fare – e ripetiamo si spera che questo non accada – in caso di vera e propria emergenza.

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