La Giunta di Regione Lombardia ha approvato la delibera in cui la Regione si costituisce parte civile nel processo penale contro gli amministratori della società Selca, accusati di traffico internazionale di rifiuti. La prima udienza del processo dovrebbe tenersi venerdì 5 giugno. Nel frattempo ha creato un tavolo Ambiente e Salute istituito a livello regionale con il compito di definire una linea concordata di interventi relativi ai problemi dei territori dell’Oglio e del Sebino. Ne faranno parte l’Assessorato all’Ambiente, comprendente le due province di Brescia e Bergamo, le tre ASL di Bergamo, Brescia e Valle Camonica, nonché i Dipartimenti ARPA di Bergamo e Brescia. L’iniziativa è stata assunta da Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile e da Mario Mantovani, Vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Salute, che in una nota congiunta spiegano di aver promosso la costituzione di un ‘tavolo ad hoc‘ dedicato al “problema relativo al terreno industriale si cui ha operato la Selca a Forno d’Allione di Berzo Demo. Dopo il fallimento, avvenuto nell’autunno 2010, nei piazzali e dentro i capannoni sono rimaste parecchie tonnellate di materiali, tra cui potrebbero esserci anche fluoruri e cianuri sia solubili sia insolubili in acqua, sostanze dichiaratamente tossiche e cancerogene. Le montagne di rifiuti sono state stoccate nel tempo perché dovevano essere trattate e smaltite, per un valore stimato sul mercato di svariati milioni di euro. Gli interventi coordinati delle Istituzioni che costituiscono il gruppo di lavoro, secondo quanto ipotizzato dall’Assessore Terzi, devono svolgere una serie importante di compiti di cui un capitolo fondamentale in capo all’Asl per il monitoraggio costante, attraverso i Servizi Epidemiologici e dell’Area Salute e Ambiente dei Dipartimenti di Prevenzione Medici, dello stato di salute della popolazione che vive nella zona interessata, tramite l’analisi delle prestazioni ambulatoriali effettuate, dei ricoveri ospedalieri, del disagio percepito. In vista della bonifica dei territori gli elementi di conoscenza che emergeranno saranno utili anche per indirizzare le risorse finanziarie a disposizione, soprattutto con riferimento a rischi sanitari. Per quanto riguarda l’iter giudiziario della vicenda si iniziano a nutrire preoccupazioni che il processo possa subire rallentamenti dovuti all’ingresso di altri filoni d’inchiesta che porterebbero la causa molto lontana arrivando addirittura alla scadenza dei termini e quindi alla prescrizione del reato contestato. Sul fronte delle ulteriori indagini che il tribunale di Brescia sta effettuando sono state annunciate altre missioni da parte di periti e tecnici nell’area di Selca per completare i prelievi soprattutto sullo scolo d’acqua piovana proveniente dai piazzali che va a finire nel fiume Oglio. Nelle prossime settimane, anche a questo proposito, sono attesi ulteriori sviluppi.
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