“Anche una realtà importante come Ponte di Legno – Tonale, che sta funzionando grazie all’impegno di molti imprenditori e al sostegno degli enti pubblici, non avrebbe l’ossigeno a sufficienza per far fronte a questa tassazione che sarebbe una grossa penalità.” Così Alessandro Mottinelli, vicepresidente regionale di Anef (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), nonché direttore degli impianti di Adamello Ski, si fa portavoce della preoccupazione degli addetti del settore. “Anef sta cercando un confronto con la Regione e con il Ministero per chiedere alla politica di intervenire a tutti i livelli. L’appello che rivolgiamo” – afferma Alessandro Mottinelli – “non è più sul piano giuridico: quella battaglia l’abbiamo persa. L’appello è rivolto alla politica perché faccia un passo verso la montagna sostenendola e non penalizzandola, mettendola in condizione di competere con la montagna austriaca, francese e svizzera.”
SCENARIO DRAMMATICO PER LE STAZIONI SCIISTICHE
“Tutte le stazioni sciistiche, piccole, medie e grandi che siano, sono in difficoltà e per il 90% pagare l’Imu sugli impianti significherebbe la chiusura. Le conseguenze sarebbero drammatiche non solo per chi lavora nel settore, ma anche per tutto l’indotto e per l’intera economia della montagna che si basa sul turismo.” Lorenzo Pasinetti, responsabile degli impianti del Monte Pora, ricorda che “le stazioni sciistiche sono alla base della filiera di tutto il turismo montano e sarebbe un grosso errore distrarre in questo momento, risorse dalla montagna per destinarle altrove. Inoltre” – ricorda Pasinetti – “le stazioni pagano già delle concessioni ai comuni e si tratta di oneri elevati.”
dal giornale online: Più Valli TV – News
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