Un incarico pro tempore fino a quando la struttura avviata in questi anni non riuscirà a decollare. Con questo obiettivo l’assemblea dei soci della società Impresa e Territorio Scarl riunitasi lunedì 30 marzo, ha riconfermato il presidente uscente Fabio Bianchi, alla guida dell’Incubatore di Imprese di Cividate Camuno. Una riconferma a cui si è giunti dopo settimane di dialogo fra pubblico (BIMB, CM e Provincia) e privato. Sebbene sia il pubblico a detenere il 55% del capitale sociale, spettava ai 7 soci privati (Assocamuna, Apindustria, Consorzio Servizi Valle Camoni, Forgiatura Mamè, Forge Monchieri, Forgiatura Morandini, IMG e Lucefn), indicare un nome per la presidenza ed inizialmente era stato proposta la candidatura del presidente di Apindustria Douglas Sivieri il quale ha posto delle condizioni che hanno spinto le parti e riunirsi per decidere. Nel frattempo lo stesso presidente di Apindustria ha rinunciato all’incarico in nome di un equilibro tra pubblico e privato da ritrovarsi localmente, ovvero in Valle Camonica. Proprio la necessità di avere un presidente camuno alla guida di una struttura nata per il rilancio economico della Valle Camonica, è il motivo che ha spinto i privati a riformulare una candidatura concordando sul nome del presidente uscente Fabio Bianchi che invece era intenzionato a lasciare. Incaricato di chiedere a Bianchi, a nome dei soci pubblici e di quelli privati, un’ulteriore sforzo per il territorio, Luigi Buzzi presidente di Lucefin, che da sempre aveva ribadito l’importanza di dare alla struttura un presidente della Valle in grado di seguire da vicino i problemi dalla Valle. Davanti alla richiesta dei privati ma anche del pubblico, l’ex presidente di Assocamuna ha accettato di rinnovare l’incarico, vincolando però l’operato di tutto il Cda e dell’assemblea dei soci, all’approvazione del piano industriale, che quindi dovrà essere condiviso ugualmente da entrambe le parti, quella pubblica e quella privata. La conferma di Bianchi va anche nella direzione di volere dare continuità ad una gestione definita da Invitalia stessa, un modello da esportare negli altri Incubatori e di voler assecondare le richieste degli imprenditori che chiedevano che alla guida di una struttura pensata per fare impresa, ci fosse una figura espressione del mondo imprenditoriale locale.
dal giornale online: Più Valli TV – News
Leggi tutto: http://ift.tt/1NK2oCT