Vent’anni di reclusione per omicidio volontario e 500mila euro di risarcimento alla famiglia della vittima. E’ la sentenza emessa dal gup Raffaella Mascarino nei confronti di Isaia Schena,il camionista di Cene condannato nel processo in rito abbreviato per il delitto di lunedì 10 marzo 2014, quando Madalina Palade, una ballerina romena di 27 anni venne massacrata in un casolare tra le campagne del Monte Bue. Il gup ha riconosciuto le aggravanti della minorata difesa della vittima e dell’azione sotto effetto di sostanze stupefacenti per Schena avanzate dal pm Fabrizio Gaverini, che aveva chiesto trent’anni di reclusione. Escluse invece quella dei futili motivi e, come nel processo a Salvatore Parolisi, della crudeltà per Schena, difeso dall’avvocato Roberto Bruni. Il giudice ha rinviato in sede civile la quantificazione del risarcimento danni alla famiglia della vittima, ma ha riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva di 200mila euro alla madre e al padre della ragazza, e di 100mila alla sorella. Schena è stato condannato anche a otto mesi e 800 euro di sanzione per detenzione di sostanza stupefacenti, oltre a 6 mesi di arresto e 1300 euro di ammenda per guida sotto l’effetto di cocaina. Il camionista ha sempre ammesso le proprie responsabilità sull’uccisione della donna.
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