“Un atteggiamento comprensibile quello del comune di Azzone in riferimento a Uniacque, anche se io sono convinto che alla fine prevarrà il buonsenso”. Lo afferma Guido Giudici presidente della Comunità Montana di Scalve alla luce della posizione presa da Pierantonio Piccini stenuo oppositore, con altri sindaci orobici, alla sentenza emessa della Corte Costituzionale del 12 marzo scorso, che in Luguria obbliga le piccole realtà ad adeguarsi, ovvero a partecipare all’Ato, Autorità d’ambito territoriale ottimale, entrando così a far parte del gestore unico, Uniacque. “Dobbiamo assicurarci che le nostre acque siano pure”, aggiunge Giudici, che evidenzia le difficoltà nel gestire eventuali scelte, come “fare e poi gestire un depuratore con meno di mille abitanti, è cosa pressochè impossibile”.
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