Brescia è una provincia “sorvegliata speciale” poiché i recenti episodi testimoniano la presenza del fondamentalismo islamico anche vicino e tra di noi. Un bresciano, Anas El Abboubi, ventenne di Vobarno, dopo l’arresto per addestramento al terrorismo e la revoca della misura di custodia da parte del Riesame, se ne è andato in Siria per combattere. Con lui erano in contatto i tre uomini, due albanesi e un italiano, arrestati nelle scorse ore dalla Digos di Brescia nell’ambito dell’operazione “Balkan connection”, che ha smantellato una cellula estremista che reclutava sul web aspiranti terroristi da inviare ai cambi di addestramento e arruolarsi con l’Isis. A fronte di questi fatti, la Procura di Brescia ha alzato al massimo l’allerta. Tutto ciò che riguarda il fondamentalismo islamico sul nostro territorio, ogni episodio, caso ed inchiesta passata e presente, sarà rivista alla luce anche dei nuovi fatti. Si cercherà di avere un quadro il più preciso possibile sulle comunità di stranieri presenti in provincia di Brescia, per riuscire a sapere chi sono i soggetti a rischio e individuare chi potrebbe fornire appoggi o coperture. Un lavoro difficile anche perché i contatti avvengono in rete. Anche dalla Valle Camonica un giovane marocchino, Mohamed Jarmoune, era stato condannato per addestramento al terrorismo e anche lui era stato trovato tramite il web.  Come spiega il dirigente della Digos di Brescia, Giovanni De Stavola, l’operazione “Balcan Connection” rappresenta un primo buco che gli inquirenti sono riusciti a fare per interrompere una rete di reclutamento inquietante: i testi e i video trovati sul web, erano  destinati a italiani di seconda generazione che, al compimento del diciottesimo anno d’età sarebbero diventati cittadini italiani.  Secondo il Procuratore generale Pierluigi Dall’Osso, la massima allerta è dettata anche dall’approssimarsi di Expo, evento che richiamerà a Milano, ma anche a Brescia e Bergamo centinaia di paesi.

LEGA: “A BRESCIA UNA SUPER PROCURA “
Mentre Brescia si “difende” dal terrorismo, il Governo è accusato di continuare a perseverare con politiche buoniste in materia di accoglienza degli immigrati. Fra le prime reazioni infatti quelle della Lega Nord che chiede una maggiore attenzione alle persone che entrano nel nostro Paese. Non solo, il Carroccio chiede  l’istituzione
a Brescia di una super procura nazionale con competenze specifiche nella lotta al terrorismo islamico. La proposta arriva alla Camera nel pieno della discussione sul dl antiterrorismo, A chiedere al governo un impegno specifico per l’istituzione, a Brescia, di un quartier generale nazionale per la lotta alle infiltrazioni è il deputato Davide Caparini, che ha presentato uno specifico ordine del giorno al voto questo giovedì.   Il parlamentare leghista chiede di attribuire ai magistrati locali “competenze specifiche” nella lotta ai seminatori d’odio. “Visti i risultati raggiunti – afferma – sarebbe opportuno unire all’esperienza acquisita dalla Procura, l’assegnazione di nuovi strumenti e competenze per massimizzare l’efficacia della lotta all’estremismo jihadista, che rischia di diventare un pericoloso cancro in seno a questo paese”. Intanto proprio questo giovedì il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha chiesto e ottenuto lo stralcio del passaggio che consente di frugare dati e documenti nei computer dei cittadini come previsto nel provvedimento antiterrorismo in discussione in aula a Montecitorio. Si ritiene che tale norma debba essere trattata nell’ambito del provvedimento sulle intercettazioni telefoniche, per vie delle implicazioni sul delicato tema della privacy.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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