Il legale di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni, chiederà il non luogo a procedere al giudice per l’udienza preliminare di Bergamo che, probabilmente entro fine aprile, sarà chiamato a decidere dopo la richiesta di rinvio a giudizio. Bossetti dal carcere, come del resto ha sempre fatto, continua a proclamarsi innocente. Dunque l’avvocato del muratore di Mappello, in carcere dal 16 giugno 2014 con l’accusa di essere l’assassino di Yara Gambirasio, non ha intenzione, per il momento di chiedere riti alternativi come l’abbreviato e, in caso di rinvio a giudizio. La notizia della richiesta del rinvio a giudizio di Massimo Bossetti è trapelata questo lunedì. La richiesta è stata depositata in procura a Bergamo, al giudice per le indagini preliminari, dal pubblico ministero Letizia Ruggeri. Era una notizia attesa dopo la conclusione delle indagini. Secondo alcune indiscrezioni la prima udienza potrebbe essere fissata prima della fine del mese di aprile. Massimo Bossetti, è accusato di omicidio pluriaggravato della piccola Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate Sopra, e trovata morta tre mesi dopo in un campo a Chignolo d’Isola. Ma sul muratore di Mappello pende anche l’accusa di calunnia, per aver cercato di indirizzare i sospetti sul suo collega di lavoro, Massimo Maggioni.
NUOVA FASE PER LA VICENDA
Il processo avvia una fase nuova della vicenda che nulla a che fare con quanto accaduto sino ad ora, ma Bosetti arriva a giudizio dopo aver in cassato ben cinque no alla scarcerazione, ripetutamente presentata dal suo legale. L’uomo si trova nel carcere di Bergamo dal 16 giugno 2014. La prova regina secondo l’accusa – sempre contestata, invece dalla difesa – è la presenza del DNA di Bossetti sugli indumenti intimi dalla piccola Yara. Determinati per l’accusa anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza intorno alla palestra dalla quale Yara sparì. Un furgone del tutto simile a quello del carpentiere viene ripreso undici volte poco prima della scomparsa della ragazzina e scompare dopo il rapimento della ginnasta. Il legale di Bossetti sembra intenzionato a cavalcare di nuovo la questione della mancata corrispondenza tra il Dna mitocondriale trovato sui reperti piliferi sul corpo della ragazza (che non è di Bossetti) e quello nucleare, trovato sugli slip e sui legging che, invece, è del muratore. Anomalia riscontrata anche dai guidici del riesame di Brescia che hanno sottolineato però che la questione è discutibile e avrebbe bisogno di nuove indagini probabilmente in sede di perizia in dibattimento o nel corso di incidente probatorio.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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