Dopo alcune allarmate segnalazioni, che hanno fatto da tam tam anche sui social media in questi ultimi giorni, Arpa e Asl hanno intensificato i prelievi delle acque per monitorare il fenomeno: si tratta di una proliferazione algale primaverile con la tipica flocculazione delle parti vegetali che rimangono in sospensione nel fondale basso tra i canneti,. Mettendo anche in evidenza l’aspetto azzurro cobalto dei pigmenti contenuti in alcune alghe e quindi creando un poco di apprensione tra pescatori, turisti e abitanti della zona. Le analisi condotte in questi giorni depongono però per un fenomeno naturale e ripetibile in alcuni periodi dell’anno, come nella parte terminale dell’inverno e inizio primavera. Le analisi condotte nelle acque del lago Moro la scorsa estate da parte dell’Asl camuno-sebina indicano una balneabilità totale danno un giudizio ottimo sullo stato di salute delle acque. Un ulteriore miglioramento complessivo ci sarà anche con l’entrata in funzione del nuovo fitodepuratore posto a valle dell’abitato di Anfurro, la cui funzione è quella di risolvere gli sversamenti di acque non trattate dovuto al troppo pieno del depuratore tradizionale in caso di forti piogge. Tutto bene dunque la lago Moro: ma i responsabili di ogni settore, comune, Asl, Arpa, continuano con attenzione la vigilanza, il controllo, il monitoraggio e la conduzione in parallelo di prelievi e analisi perché questo gioiello di natura possa essere apprezzato e valorizzato come merita.
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