I Carabinieri del Ros di Brescia hanno fermato Ahmed Riaz, trentenne cittadino pakistano, destinatario di provvedimento di espulsione emesso alla fine di febbraio dal Ministro dell’Interno su richiesta dell’Arma dei Carabinieri. I militari lo hanno bloccato fuori dal suo appartamento in città, in via privata De Vitalis. Il pakistano aveva abbracciato infatti l’ideologia jihadista e stretto rapporti con altre persone note per aver assunto posizioni religiose radicali. All’esito delle operazioni di identificazione è tra l’altro emerso come lo stesso avesse ben quattro alias, nel senso che era già stato foto-segnalato con 4 nominativi differenti nel corso degli ultimi anni. Dura la reazione della Lega Nord provinciale secondo cui “Il fermo del cittadino pakistano, dimostra per l’ennesima volta come il pericolo del terrorismo di matrice islamica sia più che mai concreto anche nella a Brescia. Il fenomeno dell’immigrazione è stato gestito in maniera pessima” – scrive il Carroccio – dal Governo Renzi e in particolare dal ministro Alfano che ha sottovalutato i rischi di una vera e propria invasione di clandestini e accentuando, con l’approvazione di ben cinque svuotacarceri, la percezione che chiunque possa commettere reati, correndo rischi minimi”.
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