Una vicenda giudiziaria che sembrava infinita e che ora vede, invece la parola fine con la sentenza proclamata in queste ore dalla Corte di Cassazione di Milano: 13 anni di carcere. Tanti ne dovrà scontare il bidello camuno accusato di aver abusato di quattro bambini che frequentavano la scuola materna Abba di Brescia. Sono trascorsi 13 anni dallo scandalo che aveva scosso città e provincia. L’uomo era stato arrestato nel 2002. in carcere per 10 mesi, ai domiciliari per 4 anni e mezzo ha subito nove processi con esiti differenti: una prima condanna in primo grado a 15 anni, una condanna in appello a 13 anni, una doppia assoluzione in appello e una nuova conferma della sentenza lo scorso 9 luglio dai giudici d’appello di Milano. Ora la Cassazione ha confermato la correttezza dell’ultimo processo. Il bidello camuno ha sempre proclamato la propria innocenza sostenuto anche dalla sua famiglia, moglie e figlie comprese. Ha scritto la sua storia in un libro che ha inviato alla Corte suprema di Cassazione, a Papa Francesco e a Bendetto XVI e ha segnalato il suo caso Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Si tratta, secondo il bidello, di un grosso errore giudiziario.
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