Sorpresa la popolazione di Gorno alla notizia della possibile “bomba ecologica”, così come è stata documentata dagli scatti  fotografici fatti dal Movimento 5 Stelle. Si parla di sostanze tossiche sotto la pista ciclabile che da Gorno scende fino a Ponte Nossa che potrebbero aver contaminato le acque del Serio. Si tratterebbe di colate fuoriuscite dal muro di contenimento posto nelle vicinanze del ponte della pista ciclopedonale che attraversa il torrente, più o meno a metà strada tra la località Fondo Ripa e la Pontenossa Spa, sulla sponda orografica destra.  La situazione è stata segnalata da Alan Vassalli, Fabio Gregorelli e Stefano Reale, consiglieri comunali del M5S, che venerdì hanno inviato al deputato Massimo De Rosa, vicepresidente della VIII Commissione ambiente territorio e lavori pubblici, all’europarlamentare Marco Zanni e al consigliere regionale Dario Violi, al fine di accertarne eventuali pericoli. Al centro delle attenzioni vi sarebbero alcune grosse macchie rossastre in aggiunta alla fuoriuscita di materiale giallastro in un tratto lungo una trentina di metri. Sostanze queste che a dire dei M5S, sarebbero quasi sicuramente tossiche, con il conseguente pericolo di contaminazione ambientale. La situazione è da verificare, con analisi che sarebbe opportuno fare lungo tutto il corso del torrente, chiaramente senza incidere sulle casse comunali. Valter Quistini sindaco di Gorno, risponde evidenziando come, ci si sia adoperati la dove  necessario. Si parla del 2012 quando una società del gruppo Eni, attiva nel campo del risanamento ambientale, era intervenuta tra il corso d’acqua e la provinciale, più a valle rispetto al sito segnalato ora da M5S. Piombo, zinco, cadmio, mercurio, arsenico: tre anni fa il sindaco elencava i metalli riferibili agli scarti di lavorazione dell’attività mineraria. Nulla fu asportato, “per non sollevare polveri – spiega Quistini –, ma il materiale venne isolato con guaine, sia in piano sia nella parte sottostante, mentre lungo il fiume venne fatta una scogliera”. Ora il dubbio si apre dietro quel muro. “Visti i sempre maggiori casi di disastri ambientali – dicono i Cinquestelle, intendiamo farci portavoce dell’interesse diffuso alla tutela dell’ambiente, per evitare che, si intervenga quando ormai è troppo tardi”. 

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