Prima di approfondire con un convegno, la figura di Guglielmo Ghislandi a 50 anni dalla sua morte, sabato pomeriggio presso il cimitero di Breno si è svolto un momento di ricordo e commemorazione privato durante il quale le persone che si sentono ancora vicine a questo uomo e alla sua missione, hanno deposto un mazzo di fiori presso la sua tomba di famiglia. Una famiglia bergamasca di umili origini ma che sposò attraverso Guglielmo Ghislandi la causa della Valle Camonica. Accanto a Guglielmo Ghislandi, la foto di Carlo Salvetti, il suo braccio destro, di cui ricorre il 30esimo anniversario dalla morte. Un mazzo di fiori e poche parole per ricordare chi era Guglielmo Ghislandi con l’aiuto dello storico Mimmo Franzinelli. Gli amministratori presenti e il circolo culturale sono convinti della necessità di rivalutare la sua figura oggi, a distanza di 50 anni: membro del partito socialista italiano, Ghislandi rappresentò la Valle Camonica fino ai massimi livelli e per portare avanti le sue idee soffrì molto come perseguitato e prigioniero di guerra.

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