In provincia di Bergamo, su 154 agriturismi, 56, ovvero il 36%, sono guidati da donne. In provincia di Brescia su 351, sono in rosa 147, ovvero il 41%. In totale in Lombardia su 1.574 agriturismi presenti, 625, ovvero il 39% sono gestiti da una donna. I dati sono stati raccolti dalla Coldiretti che ha tracciato la mappa degli agriturismi in rosa, in occasione della Festa della Donna. Un modo per riflettere, attraverso i numeri, su una sempre maggiore presenza delle donne, rispetto al passato, alle guida di realtà imprenditoriali importanti, come appunto gli agriturismi, per la promozione di un territorio e dei suoi prodotti. Dati che dimostrano l’abilità e l’intraprendenza di chi amplia un innato spirito di accoglienza, dall’ambiente famigliare a quello dell’agriturismo, dove il turista effettivamente vuole sentirsi un po’ a casa. Non solo, sono le donne che portano avanti soprattutto le tradizioni gastronomiche di un territorio e negli agriturismi il loro ruolo di custodi di queste antiche ricette viene valorizzato ed è la chiave per un agriturismo di successo. Per questo circa il 40% degli agriturismi in Lombardia vantano una gestione al femminile. Una percentuale più che doppia rispetto alla media del 18,20% di tutti i settori produttivi, dall’industria ai servizi. “L’agriturismo – spiega Alessandra Morandi, Presidente di Terranostra Lombardia e Terranostra Brescia, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti – è un’attività che coniuga produzione e accoglienza, attenzione al lavoro quotidiano e ospitalità, forza e grazia, insomma un po’ le caratteristiche delle donne, che gestiscono in contemporanea lavoro e famiglia.” L’agriturismo diventa così lo specchio di una società che si evolve sia dal punto di vista dei servizi che sul fronte del rapporto con il consumatore.

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