La legge di stabilità 2015 approvata in via definitiva prevede, tra le altre misure, anche la decontribuzione significativa per le aziende che assumono dipendenti a tempo indeterminato. Questo elemento ha fatti riprendere fiducia da parte delle imprese a qualche segnale di nuove assunzioni in tal senso si è già avuto. Per approfondire la tematica, l’Associazione degli imprenditori camuno-sebini bresciani e bergamaschi e della Valle di Scalve, Assocamuna, ha organizzato un incontro con i propri associati che hanno appreso dalla voce di sue esperti, un commercialista ed un avvocato, gli elementi essenziali legati al Jobs Act, o piano per il lavoro. Il tema della decontribuzione è parso particolarmente interessante agli imprenditori: il suo calcolo è tutto sommato semplice. La legge mette a disposizione anche uno specifico piano finanziario di sostegno, pari ad un massimo di 8.000 euro all’anno a dipendente, con un ammontare complessivo di 1 miliardo di euro all’anno per tre anni, in grado di attivare 124.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato ogni anno. 124.000 nuovi assunti secondo quanto previsto dalla legge costano un milardo all’anno in termini di decontribuzione e dunque il periodo entro il quale questi posti andranno esauriti sarà molto breve. Un elemento positivo in più da aggiungere a quanto le imprese italiane hanno già valutato riguarda gli investitori stranieri, che fino ad oggi han no ritenuto poco attrattivo e spesso farraginosa la legislazione in materia di lavoro. Il meccanismo della decontribuzione fa necessariamente riferimento all’Inps che, per quanto di propria competenza, ha già emanato le disposizioni in merito già dal 23 febbraio 2015. Il convegno di Assocamuna ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di imprenditori, particolarmente interessati ad accedere alle misure previste dalla nuova normativa sulle assunzioni a tempo indeterminato.

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