Per aiutare l’indotto sono stati sospesi i termini dei versamenti di tributi erariali che scadono tra l’entrata in vigore della legge di conversione e il 15 settembre 2015 per le imprese di autotrasporto e per le piccole imprese che vantino crediti nei confronti di Ilva. Per lo stesso periodo sono sospese le procedure esecutive e cautelari. Stop anche le rate dei mutui delle pmi creditrici fino al 2017. E non è tutto: nel Fondo di garanzia per le pmi vengono stanziati 35 milioni per sostenere la liquidità delle aziende collegate all’Ilva e le commissioni Industria e Ambiente hanno approvato due emendamenti con cui i crediti ante amministrazione straordinaria di Ilva vengono dichiarati “prededucibili“, cioè dovranno essere pagati prima degli altri. A questo trattamento avranno diritto solo autotrasportatori e pmi, a cui nel complesso il colosso siderurgico deve circa 600 milioni. Sul territorio l’indotto Ilva riguarda circa mille imprese per un totale di 4 mila lavoratori. Nei giorni scorsi abbiamo dato voce agli imprenditori disperati che chiedevano un intervento immediato perché le aziende sono ormai al collasso e rischiano di chiudere.

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