La piccola Yara Gambirasio il 26 novembre 2010 sarebbe salita sul furgone di Massimo Bossetti. La conferma si avrebbe dai leggings che la piccola indossava, sui quali sarebbero stati ritrovati fili del sedile del camioncino del suo presunto assassino. Dopo il Dna del muratore di Mapello rinvenuto sugli slip e i leggings di Yara, ci sarebbe ora quest’altro importante elemento che, secondo la pubblica accusa, lo inchioderebbe alle sue responsabilità. La nuova prova è frutto della tenacia e determinazione di Letizia Ruggeri  pm titolare dell’inchiesta, ma anche ai Carabinieri del Ris  agli ordini del colonnello Giampietro Lago e del Racis, alla guida del generale Pasquale Angelosanto, che hanno individuato polveri e particelle infinitesimali ma fondamentali per ricostruire il puzzle di un delitto con molti punti interrogativi. La presenza del camioncino bianco cassonato vicino alla palestra di Brembate frequentata da Yara era del resto già suffragata dalle telecamere e dalla testimonianza di un passante. Resta da chiedersi con quale pretesto la piccola sia salita a bordo del mezzo, questo purtroppo rimane almeno al momento un interrogativo senza risposta.

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