“Spero proprio tanto che dopo aver lavorato e dopo che sto tuttora lavorando per uno Stato che si era fatto garante al posto dell’imprenditore privato, non ci si ritrovi Traditi / Ingannati proprio dal nostro stato, perché sarebbe veramente ……….( non trovo il termine adeguato )”. Con queste parole in una lettera aperta iinviata alla nostra redazione, Stefano Ducoli della ALFA So.Ge.Mi Srl di Esine, nel ringraziare il deputato camuno Davide Caparini e la deputata Marina Berlinghieri che stanno seguendo a Roma il caso, riassume la rabbia e il disorientamento, ma anche la speranza che accomuna in questi giorni i fornitori bresciani e bergamaschi di cui una trentina camuni, dell’Ilva commissariata.  “Voi come lo definireste”, scrive ancora Ducoli, un imprenditore che dopo che non paga i propri dipendenti o fornitori li minaccia anche di fargli passare i guai ?”

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