Nonostante qualche timido segnale di ripresa, l’industria lombarda non riesce a vedere la fine del tunnel della crisi. Sono 1.633 le aziende che anche nel secondo semestre 2014 hanno dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali. Oltre 40 mila i lavoratori coinvolti e di questi ben 5.843 sono stati licenziati. E’ quanto emerge dal 38° Rapporto congiunturale sulle situazioni di crisi, presentato oggi a Milano dalla Fim Lombardia, che ogni sei mesi rileva sistematicamente i dati nelle circa 7.000 aziende industriali che impiegano oltre 550.000 lavoratori della regione. Complessivamente sono 9.240 i lavoratori messi in mobilità e quindi l licenziati nel 2014.
LA CRISI SUL SEBINO
Nell’ultimo anno, le aziende dell’alto Sebino hanno perso più di 200 occupati, il doppio lo avevano registrato nell’anno precedente. Il Centro per l’impego di Lovere ha “censito” quasi 2000 iscritti. Negli ultimi due anni il numero stesso delle aziende è sceso di quasi 70 unità. Da questi numeri e da queste proposte parte l’analisi che la Cisl di Bergamo ha fatto sull’area dell’alto Sebino. Attualmente, sono iscritti al Centro per l’impiego 1975 persone, il 9,98% della popolazione in età lavorativa.
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