Rivestire un uomo pesante e per di più inerme, non è semplice. La sanno bene la madre e la sorella di Hassan Mahsouri, il 30enne affetto dalla distrofia di Becker, ucciso nell’Hotel “La Torre” di Trescore la notte di Capodanno. L’uomo, quasi 90 chili, è stato trovato senza vita nel letto della camera dell’albergo dove aveva passato la notte con la 36enne marocchina Rahma El Mazouzi. Ucciso con 40 coltellate come ha confermato l’autopsia. Ma un particolare ha attirato l’attenzione degli inquirenti: la vittima era stata rivestita con tanto di scarpe. I vestiti infatti non erano sporchi di sangue e non presentavano tagli. Segno che chi ha commesso il delitto poi ha tentato di cambiare la scena del crimine. E ha avuto tutto il tempo per farlo perché l’autopsia ha anche stabilito l’ora della morte intorno alle 14.00 del primo gennaio e il fatto è stato scoperto solo alle 18.30 quando Rahma El Mazouzi, la donna irregolare e senza fissa dimora che altre volte si era recato in albergo con lui, si è recata insanguinata alla hall dell’hotel lanciando l’allarme in stato di choc.

I PUNTI OSCURI DEL DELITTO
Uno stato confusionale che le aveva impedito di rispondere alle prime domande degli inquirenti e per questo era stata ricoverata in ospedale dove avrebbe ammesso il delitto. Dal carcere di via Gleno poi però si è sempre rifiutata di spiegare cosa realmente è successo in quella camera d’albergo, fornendo solo un movente che non trova riscontro nella realtà secondo i famigliari della vittima. La donna infatti avrebbe ucciso l’amico perché non voleva sposarla. Ma né i genitori né i fratelli e la sorella di Hassan Mohsouri sapevano nulla di una promessa di matrimonio. Inoltre i telefoni cellulari fatti sparire e quell’indumento intimo femminile che la donna avrebbe nascosto nella borsetta nel tentativo di disfarsene ma che è stato trovato dai carabinieri poco dopo la scoperta del delitto, sono tutti elementi che fanno pensare che ci sia qualcosa di più dietro ad un raptus di follia. La salma del 30enne marocchino si trova ancora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e i famigliari ne hanno chiesto la restituzione per celebrare i funerali. Hassan Mahosouri viveva a Trescore con la famiglia e in Marocco lascia una moglie e un figlio di 4 anni.

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