E’ stato trovato pochi minuti dopo le 15.00 il corpo di Giovan Maria Ravelli Damioli, conosciuto come Mario, di Artogne, 80 anni compiuti il 31 dicembre, che non dava più notizie da venerdì sera: l’allarme è scattato solo nella giornata di domenica perché l’uomo, abitudinario e solitario, ma libero e indipendente, da anni trascorreva le giornate nella sua casa di via Valeriana 41, accanto a quella del fratello, ma accadeva anche che si fermasse nella sua cascina in campagna in via Cesare Battisti, a circa 5 minuti a piedi della casa del paese. La cognata sabato era ammalata e non si era recata nell’abitazione attigua per la solita visita quotidiana. Lo ha potuto fare solo domenica, quando ha notato che Mario non aveva fatto rientro a casa. L’uomo è sempre stato spirito libero e autosufficiente: anche prolungate assenze da casa, per ore, non avevano mai creato preoccupazione. Dopo un sopralluogo alla cascina, senza esito, i parenti hanno deciso di dare l’allarme e nella serata di domenica erano iniziate le ricerche affidate alla Protezione Civile dell’Ana, che sono riprese questo lunedì mattina alle 7.00, coordinate da Danilo Mariolini che ha predisposto le uscite dei gruppi di Artogne, Darfo, Angolo e Niardo, con il supporto di 7 unità cinofile dei volontari dell’ANA, con l’ausilio della Polizia locale e dei Carabinieri di Artogne. Presente alle operazioni anche il Sindaco di Artogne Gianpietro Cesari, in qualità di autorità di Protezione Civile del suo Comune.
LE RICERCHE LUNGO IL FIUME
Le ricerche si sono concentrate lungo il fiume Oglio, la ferrovia, le rogge della campagna artognese, i tanti piccoli cascinali, i pagliai, i ricoveri per attrezzi e d il cascinale di via Cesare Battisti. Anche tramite la nostra emittente, il Sindaco aveva lanciato un appello a chi avesse visto l’anziano perché desse indizi preziosi al suo ritrovamento: infatti una segnalazione credibile indicava sulla ex statale 42 a sud di Darfo sabato mattina poco prima delle 7.00 nella zona sotto il ponte della superstrada che camminava verso nord. Quindi verso le 11.30 la Prefettura di Brescia ha emanato la disposizione ai Vigili del Fuoco che da Darfo sono intervenuti con due automezzi e due squadre oltre all’elicottero dei Vigili del Fuoco partiti da Malpensa, che ah sorvolato a bassa quota il fiume per un’ispezione dall’alto, mentre la Protezione Civile aveva rinforzato le squadre di ricerca che hanno operato sotto il coordinamento dei Vigili del fuoco. Pochi minuti dopo le 15.00 una volontaria ha scoperto un corpo, a circa 500 metri a sud dal campo base posto in via S. Cristoforo in località Ruc di Darfo, a pelo d’acqua. Si è capito subito che si trattava di quello dell’anziano che probabilmente era scivolato dalla ripida scarpata finendo tra i sassi del greto del fiume. Sul posto è giunta anche l’automedica con l’equipaggio del 118 di Camunia Soccorso: il medico del 118 ha constatato la morte che deve essere avvenuta parecchio ore prima. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Esine a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Mario Ravelli Damioli non era sposato e nella sua lunga vita aveva sempre goduto di un’ottima salute: sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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