Una vicenda complessa che vede da una parte il Gruppo Sacci e dall’alta le RSU. Parliamo della decisione presa dalla Sacci Spa di Tavernola di licenziare un lavoratore della RSU e di prendere provvedimenti disciplinari, pari alla sospensione di 3 giorni dal lavoro, per gli altri 3 componenti della RSU. Provvedimenti  i sindacati hanno interpretato come una chiara volontà di sopprimere la libertà di opinione e contro i quali con le Segreterie Territoriali di Bergamo e della Valle Camonica-Sebino e le Segreterie Regionali della Lombardia, hanno predisposto una serie di azioni di protesta, come lo sciopero del 12 gennaio  con blocco del silo multi-service e con presidio e manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica di Tavernola dalle ore 5.00 alle ore 15.00 e con attività di sensibilizzazione delle istituzioni e della popolazione relative alla posizione delle OO.SS. e al comportamento della Sacci spa, culminata con la manifestazione di solidarietà organizzata per questo lunedì pomeriggio.  Naturalmente i sindacati si opporranno anche al licenziamento e ai provvedimenti disciplinari e richiederanno anche una riunione del coordinamento nazionale delle RSU del Gruppo. “Come è noto nel settore del cemento” – affermano i sindacati – le opinioni tra imprese e Lavoratori non sempre sono coincidenti, ma il confronto si svolge in ambiti di relazioni sindacali che sono corretti. Licenziare e formalizzare provvedimenti disciplinari ai Lavoratori per diverse opinioni con la direzione aziendale, non rientra nell’alveo delle relazioni stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.”

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