TREGEDIA SUL LAVORO A BRESCIA

Si è aperto nel peggiore dei modi il 2015 anche per quanto riguarda gli incidenti mortali sul lavoro. Alla ripresa delle attività nel giorno seguente all’Epifania, ha perso la vita schiacciato da un grosso tubo, Andrea Ciglia, 43enne di Pisogne che lavorava per l’azienda di famiglia: la Cbc Scavi di via Marconi, azienda che Andrea insieme al fratello aveva rilevato dal padre Umberto da qualche anno. L’azienda con sede a Pisogne si occupa di scavi e posa di condotte e tubazioni civili e industriali e proprio sotto il peso di quei pesanti manufatti si è spezzata la vita dell’operaio che questo mercoledì si trovava a Brescia insieme al padre per compiere dei lavori. L’incidente è avvenuto in via Labirinto. Intorno alle 15.40 Andrea Ciglia insieme a dei colleghi, stava scaricando dei tubi per il teleriscaldamento da un camion con l’aiuto di un mezzo dotato di braccio meccanico. Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia di Stato e del personale dell’Asl intervenuti con i vigili del fuoco, uno di questi grossi e pesanti tubi metallici durante il trasporto, forse a causa del cedimento di uno dei sostegni, sarebbe caduto colpendo proprio l’uomo che si trovava nel raggio d’azione del braccio meccanico per seguire le operazioni di scarico. Immediato l’allarme al 118. Sul posto sono arrivate due ambulanze e un’auto medica. Tra i primi a soccorrere il 43enne anche il padre che si trovava in zona, ma per Andrea Ciglia non c’era già più nulla da fare. Era morto sul colpo. La notizia della tragedia è arrivata nel pomeriggio come un fulmine a ciel sereno a Pisogne lasciando sgomento e dolore. Andrea Ciglia viveva nel centro di Pisogne con la moglie Lucia, vicino ai genitori, papà Umberto e mamma Lucia, e ai fratelli Matteo e Elena. In paese la famiglia portava avanti anche l’azienda fondata dal padre di Andrea e che vedeva il 43enne insieme al fratello impegnati per costruire un futuro a quell’attività. Invece è stato il peso di uno di quei pesanti manufatti durante un’operazione di routine, che ha spezzato il futuro di Andrea Ciglia.