Ieri pomeriggio a Pisogne i ragazzi del KAG, che da giorni occupano la sede del centro sociale autogestito di via Neziole, hanno dato vita ad un’altra protesta eclatante: indossando tute fosforescenti da operai, hanno impacchettato il Municipio con decine di metri di nastro segnaletico bianco-rosso, usato per vietare l’accesso a zone di cantiere, ed hanno attaccato dei fogli di giornale con articoli riportanti la protesta dei ragazzi del centro. Il Comune aveva intimato lo sfratto al centro sociale, nel quale aveva stabilito la futura base operativa e logistica della Protezione Civile. I ragazzi si sono opposti allo sfratto con una occupazione di fatto e dando vita ad una serie di incontri stampa e ieri hanno organizzato questa iniziativa definita da loro stessi “goliardica”, mentre dagli amministratori è stata giudicata come “provocatoria”. Intorno alle 17.00 sono stati tolti tutti i fogli attaccati e asportato il nastro che “impacchettava” gli ingressi alla sede municipale. Sul posto sono intervenuti quindi gli uomini della Polizia locale del comune e di carabinieri della stazione di Pisogne, oltre ad alcuni amministratori comunali. Il primo cittadino Diego Invernici, ieri costretto a letto dall’influenza, ha comunque dichiarato che lo sfratto dalla sede di via Neziole non è né un caso politico né un caso amministrativo, anche se da una prima indagine conoscitiva pare che il KAG non abbia trovato ospitalità presso altri comuni della zona, ma non può essere un problema del comune di Pisogne. Il sindaco invita a non gettare benzina sul fuoco, usando toni pacati e soprattutto confrontandosi con le istituzioni competenti, come ad esempio la Prefettura, dove domani mattina il vice Prefetto ha convocato il tavolo provinciale sulla sicurezza per discutere sulla questione. Intanto proseguono le indagini per acquis elementi utili a fare chiarezza su quanto accaduto ieri.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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