Alle 8.30 di lunedì 7 novembre 2013 i cancelli della Ravani di Costa Volpino finalmente si riaprivano e questa volta non per trattative o azioni sindacali, bensì per la ripresa dell’attività produttiva, dopo oltre 2 mesi di gravi incertezze e di preoccupazioni per i 57 dipendenti e per il sistema produttivo e imprenditoriale della bassa Vallecamonica e del Sebino. L’accordo siglato venerdì 8 novembre tra le parti era stato puntualmente rispettato: 35 dipendenti sono tornati al lavoro, 8 hanno usufruito del primo turno di cassa integrazione,14 hanno firmato l’accordo di conciliazione. La Ravani Srl, Newco. costituita allo scopo di rilevare il ramo d’azienda in affitto, ma con obbligo inderogabile all’acquisto entro due anni con prelazione su altri acquirenti, era stata creata dalla famiglia Delisi che possiede il pacchetto azionario di maggioranza della Comisa S.P.A. Federico Delisi con il figlio Andrea, in una conferenza stampa di chiarimento tenutasi nella sede di Comisa lunedì 28 ottobre, aveva dichiarato che non c’era più tempo da perdere, sia per la Pietro Ravani Srl che aveva importanti scadenze fidejussorie a brevissimo, che per i mercati che, in carenza di risposte certe, si rivolgono altrove. E dunque il portafoglio ordini di Ravani rischiava di finire altrove. Ravani è stata nel tempo una presenza storica sul mercato francese nel settore della rubinetteria, mercato che mancava all’appello di Comisa, presente su ben 34 mercati esteri e che quindi, per ragioni industriali e di ampliamento della propria dimensione internazionale non ha nascosto l’interesse per quello francese, tramite appunto i canali Ravani. Dal 7 novembre 2013 lo staff della nuova Ravani Srl è stato interamente espresso, guidato e condotto secondo la filosofia del del gruppo Delisi che, nel frattempo, ha provveduto alla verifica dell’esistente, del detto e del non detto, di quanto trovato nell’immediato e di quanto trovato successivamente. Quindi nell’arco di un solo anno ( e per la verità in soli 6 mesi) Federico e Andrea Delisi con i loro soci di Comisa hanno deciso per l’acquisto in via definitiva della Ravani, anticipando di un anno quanto sottoscritto negli accordi preliminari di affitto d’azienda. L’operazione è avvenuta poco prima di natale e le ragioni sono state illustrate direttamente dai protagonisti di una vicenda industriale per la quale il gruppo Comisa ha dimostrato serietà e concretezza nelle poche parole e nei tanti fatti.

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