I sub, soprattutto quelli più esperti come Lorenzo Canini, sanno che esiste il rischio di imbattersi in una rete e spesso l’unica soluzione è tagliarla con un coltello. Ma quando ci sono trova in profondità non è facile muoversi e mantenere il controllo e non sempre i sub hanno con sé una lama per tagliarle. La tragedia di sabato scorso in cui ha perso la vita il 39enne di Ponteranica mentre stava effettuando un immersione con un amico, ha puntato i riflettori su un fenomeno, la pesca di frodo, sul quale ora farà luce l’inchiesta aperta dal pm Letizia Ruggeri per omicidio colposo; un fenomeno contro il quale opera la polizia provinciale. Quella bergamasca lo scorso anno avrebbe trovato ad esempio quattro reti clandestine e quella bresciana avrebbe multato circa 40 pescatori.
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