Una vetrina dì fondamentale importanza per la zootecnia di montagna, per tutti quei produttori che, con la propria attività, contribuiscono a preservare un patrimonio ambientale che appartiene a tutta la comunità». Con queste parole Germano Pè, presidente dell’Associazione allevatori bresciani, ha presentato l’ormai tradizionale asta dei bovini di razza Bruna, che rientra nelle Giornate zootecniche di Edolo (5 e 6 ottobre). L’asta ha come obiettivo primario la valorizzazione degli allevatori di razza Bruna, tipica delle montagne lombarde e purtroppo protagonista, negli ultimi anni, di una forte riduzione. «L’abbandono dell’attività agricola e zootecnica in montagna può avere effetti devastanti» ha spiegato Pè. I capi di razza Bruna iscritti al libro genealogico, che verranno battuti all’asta a partire dalle ore 9 di martedì 6 ottobre, al Centro zootecnico di Edolo, sono a catalogo 70:3 tori da riproduzione, 25 fra vitelle e manzette, 29 manze gravide e 13 vacche.

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