Il pastore nella prima mattinata di giovedì, come solito fare, scendeva per portare il latte munto. Ad alimentare forti dubbi è stato l’aver notato al suo rientro, era ormai sera, la totale assenza di segni di vita in zona. Avvicinatosi apriva la piccola tenda. Al suo interno alcuni zaini, una videocamera, indumenti da bambino, diversi giocattoli, medicinali antidepressivi e un telefonino, con il quale, selezionata la voce mamma. Dall’altro capo una voce spezzata dal pianto, lo invitava ad avvisare il 112 perché la figlia stava passando un periodo famigliare molto delicato.

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