Una tragedia familiare i cui contorni al momento non sono ancora del tutto chiari. Così si può riassumere la drammatica fine di Jessica Mambretti 41 anni di Ponteranica e del proprio figlio Patrick di soli 8, saliti nella giornata di giovedì ai Piani dell’Avaro, in territorio del comune di Cusio, in alta Valle Brembana.  Da una prima sommaria ricostruzione, i due erano giunti, in quella zona nella giornata di giovedì.  A lanciare l’ allarme è stato uno dei pastori insospettito dalla piccola tenda montata in una zona ripida decisamente non adatta a campeggiare e illuminata da una torcia. L’ uomo era passato di primissima mattina mentre scendeva per portare il latte munto. Ad alimentare ulteriori dubbi è stato l’ aver notato al suo rientro, era ormai sera, la totale assenza di segni di vita in zona. Avvicinatosi apriva la piccola tenda. Al suo interno alcuni zaini, una videocamera, indumenti da bambino, diversi giocattoli, medicinali antidepressivi e un telefonino, con il quale, selezionata la voce mamma. Dall’altro capo del telefono con voce spezzata dal pianto, lo invitava ad avvisare il 112 perché la figlia stava passando un periodo famigliare molto delicato. Raccolta la richiesta il pastore avvisava immediatamente il rifugista che sollecitava i soccorsi. Nel volgere di poco giungevano gli uomini del soccorso alpino e i carabinieri di Piazza Brembana, che avviavano le ricerche. Alle 23 la tragica scoperta. Gli uomini del Soccorso Alpino avvistavano il corpo del bambino, in una zona a 15 minuti di cammino dal punto dove era stata piantata la tenda. Mostrava ferite e tagli irregolari che parrebbero essere stati inferti da un’arma improvvisata. Recuperato il piccolo corpo si procedeva nelle ricerche, nella speranza di trovare ancora in vita la giovane madre.
Così non è stato. Alle 13.15 di questo venerdì il corpo di Jessica, veniva recuperato non molto distante dal luogo della prima tragedia.
Una situazione esistenziale ben nota a detta dei conoscenti. Era una donna schiva e riservata, che salutava sempre ma che non dava confidenza a nessuno. Sofferente di depressione, per una serie di vicissitudini famigliari, era seguita dai servizi sociali.
Per gli accertamenti di legge sono intervenuti i carabinieri del Reparto operativo di Bergamo, il comandante della compagnia di Zogno e il medico legale, mentre il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per l’omicidio del piccolo Patrick.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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