Il livello del Lago d’Iseo arriva a -14,2 centrimetri, quasi 40 centrimenti circa più basso della media del periodo, pari a 23 centimetri circa. Nel mese di febbraio è stato raggiunto anche il valore di – 33 che fa riflettere sull’andamento climatico di questo inverno così avaro di pioggie e neve da avvicinare pericolosamente la linea delle altezze idrometriche registrate giorno per giorno, alla linea dei valori minimi storici registrati dal 1993 ad oggi. Il colore attribuito sulla colonnina sotto la voce “stato”, è colore rosso che equivale al minimo percentile. Per tamponare la situazione da mesi il Consorzio dell’Oglio ha portato la quantita di acqua erogata a 23 circa metri cubi al secondo, anziché 40 come vuole la media di periodo. Il problema sta nell’afflusso al lago, con una portata pari a 16 metri cubi al secondo anziché 35 come vuole il valore di riferimento. Una situazione che riflette quella dei fiumi prosciugati per effetto della lunga mancanza di pioggia e della poca neve caduta in quota tra l’altro sciolta dalle alte temperature di questi giorni. Mentre il Consorzio dell’Oglio tiene d’occhio lo zero idrometrico misurato a Sarnico, il tavolo di monitoraggio regionale che riunisce enti e realtà coinvolte al monitoraggio della situazione, ha stabilito che il 2016 è stato l’anno più caldo degli ultimi 130 anni e che in questo momento, la disponibilita’ di acqua,
sommando quella contenuta nei laghi al manto nevoso e’ del -51,4% rispetto alla media del decennio. Pur non raggiungendo i livelli del 2007, anno ‘record’ per criticita’, e’ necessario tenere costantemente monitorata la situazione e coordinare tutti i
soggetti che a vario titolo gestiscono le riserve e gli
utilizzatori, primi fra tutti gli agricoltori. L’auspicio di
tutti e’ che il meteo dia una mano e in effetti le previsione annunciano l’arrivo di precipitazioni diffuse per questo martedì, con il ritorno però del bel tempo per mercoledì.

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