La Val Cavallina, nel campo del sociale, ha spesso fatto da capofila e da pioniere in provincia. È successo anche in questo caso: il patto sociale per il welfare, siglato tra Amministrazioni pubbliche, sindacati e realtà locali della cooperazione, “rischia” di diventare la pietra fondante di un sistema allargato a tutta la provincia.
Negli ultimi due anni, la “rete territoriale” e “l’alleanza locale di conciliazione” ( due “istituti” previsti da un decreto regionale del 2013 e inerente le politiche di conciliazione) hanno coltivato le relazioni tra le realtà di val cavallina e basso Sebino e elaborato progetti per “sostenere la famiglia che cura”, un progetto capace di coinvolgere oltre 450 lavoratori e utilizzare 125.000 euro di fondi regionali per garantire una serie di azioni e prestazioni sociali, sanitarie e educative. In pratica, qui si è realizzato il primo esempio di accordo sul territorio con i crismi del Decreto reginale e della delibera ASL che istituiva le reti territoriali. Adesso, e cioè con il prossimo biennio, i “padri costituenti” dell’alleanza intendono proseguire con L’Alleanza, diventando ancor di più esempio e stimolo per analoghe esperienze nel resto della provincia. Gli ambiti territoriali di Val Cavallina e Basso Sebino, CGIL CISL UIL, ConfoCooperative e LegaCoop, le cooperative sociali coinvolte (Cantiere, Battello, Dolce, Aliante, Innesto), il Patronato San Vincenzo e da oggi ConfArtigianato hanno sottoscritto il Patto, augurandosi innanzitutto, possibili future adesioni di imprese profit e non profit, oltre che di amministrazioni pubbliche. Nella fascia di provincia che costeggia i due laghi bergamaschi, gli enti pionieri si accordano per attuare e sostenere politiche di welfare aziendale e misure o interventi che favoriscano i dipendenti delle aziende coinvolte nell’equilibrio dei tempi di vita e lavoro.
Gli obiettivi principali sono quelli di creare nei luoghi di lavoro un clima ottimale di benessere organizzativo. Con il progetto “networking: fare sistema per sostenere la famiglia che cura” ci si pone l’obiettivo di garantire ai dipendenti delle imprese aderenti operanti nei Ambiti Territoriali Val Cavallina e Basso Sebino una serie di prestazioni sociali ed educative che facilitino la conciliazione dei tempi di cura familiare con gli impegni lavorativi. Tra queste: • asilo nido/micronido o nidi famiglia e servizi per l’infanzia; • scuole dell’infanzia, mense scolastiche, cre, baby cre, …; • servizi di assistenza domiciliare; • spazi educativo/aggregativi ed extrascuola; • centri diurni per minori, per anziani o disabili; • assistenti familiari, assistenti all’infanzia (baby sitter), badanti,; • maggiordomo aziendale spesa al domicilio • piattaforma di e-commerce • altra prestazione sociale erogate dalle UDOS (Unità di Offerta Sociale) accreditate anche in forma sperimentale. Fulcro del sistema, la Piattaforma “AtC56W+”, con cui si mettono a sistema, in un unico “negozio on-line”, prodotti e servizi.

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